Attacchi energetici rompono l’immunità domestica russa a Belgorod

La deterrenza vacilla tra guerra dei nodi, crisi istituzionali e rischi sanitari

Luca De Santis

In evidenza

  • Decine di migliaia di persone senza elettricità a Belgorod per blackout mirati
  • Ridotta del 40% la capacità della raffineria Kirishinefteorgsintez dopo attacchi
  • Governo di Sébastien Lecornu durato 17 ore, minimo storico in Francia

Oggi il termometro di r/worldnews non misura solo guerre e governi: registra l’erosione della deterrenza e la centralità dell’infrastruttura — dalla rete elettrica ai corpi dei cittadini. Mentre i leader inseguono la narrazione del giorno, le crisi lente e le ritorsioni rapide si saldano in un unico, scomodo quadro.

Tre linee di faglia emergono: la guerra di sistema tra Kiev e Mosca che si combatte sui nodi energetici e sulla volontà politica; il potere che preferisce l’immagine alla sostanza e inciampa sulla realtà; la salute e l’ambiente come campo di battaglia senza tregua.

Guerra di sistema: energia, deterrenza e cinismo

L’assenza di una risposta che faccia davvero male si sente a orecchio nudo: la rabbia di Zelensky contro l’Occidente, dopo l’ennesima raffica su città ucraine, suona come l’atto d’accusa di un fronte stanco; in parallelo, il conflitto entra nelle case russe con i blackout a Belgorod che hanno lasciato senza luce decine di migliaia di persone, segno che la simmetria della vulnerabilità è ormai il nuovo equilibrio di fatto.

"Non è un’accusa, è un fatto. Ma cosa vuole che l’Occidente faccia? Attaccare la Russia? L’Europa ha troppa paura della Russia e nessuno vuole una guerra. È un fatto." - u/m__s (2506 points)

Kiev spinge dove fa più male e spezza l’illusione dell’immunità domestica con il colpo alla raffineria Kirishinefteorgsintez; Mosca risponde colpendo il morale e i servizi, come nel presunto attacco a un centro perinatale a Sumy, mentre sullo sfondo si accumulano segnali di un sistema che scricchiola, dalla morte del capo della storica casa editrice di Pravda, precipitato da una finestra, al logoramento economico interno. La deterrenza occidentale, intanto, si è trasformata in una conferenza stampa permanente.

"È una strategia davvero efficace. Costringere la Russia a importare carburanti minerà la sua valuta, ridurrà le entrate e paralizzerà le economie civile e militare." - u/Far_Way_6322 (1759 points)

Potere e paura: quando l’immagine decide la politica

La gestione dell’immagine supera quella della realtà: la deportazione di Greta Thunberg e di altri attivisti da parte di Israele diventa un atto di sovranità comunicativa tanto quanto di polizia, ma rischia di consolidare la sfiducia internazionale e di amplificare le denunce di maltrattamenti. In un ecosistema saturo di narrazioni, la scelta del gesto simbolico è un boomerang annunciato.

"Il suo governo è durato 17 ore. Il più breve nella storia di Francia, battendo il record della Quarta Repubblica di 3 giorni." - u/Striking_Permit_4746 (2526 points)

E quando la realtà bussa, il potere inciampa: le dimissioni del primo ministro francese Sébastien Lecornu svelano una fragilità istituzionale che non si risolve con il semplice cambio di volto, mentre a sud dell’Atlantico l’allarme di Caracas su un possibile attentato sotto falsa bandiera contro l’ambasciata statunitense mostra come la grammatica della paura possa diventare politica estera. In tutti i casi, il messaggio prevale sul merito — ma il conto arriva sempre.

Crisi lente che diventano strutturali: salute pubblica e acqua

Fuori dal rumore dei missili, una dipendenza si espande in silenzio: l’allarme dell’organizzazione mondiale della sanità sul boom di utilizzatori di sigarette elettroniche indica una regressione nella lotta alla nicotina, soprattutto tra i giovanissimi, favorita da marketing aggressivo e vuoti normativi. È l’altra faccia della vulnerabilità: quella che non fa titoli, ma svuota il futuro.

"Ho smesso di svapare nel settembre 2021 e non ho più fatto un tiro. Se vuoi smettere, limita gli acquisti, non l’uso: il momento prima di comprare un altro dispositivo è la tua occasione di uscita." - u/Euphorix126 (1784 points)

E mentre i polmoni si abituano al vapore, la terra si spacca: le immagini satellitari che mostrano la portata della crisi idrica in Iran raccontano subsidenza, falde prosciugate e zone umide che scompaiono. Qui non c’è propaganda che tenga: l’acqua non negozia, e la cattiva gestione pesa quanto la siccità, ricordando che la più dura delle guerre è quella contro i limiti fisici del pianeta.

Il giornalismo critico mette in discussione tutte le narrative. - Luca De Santis

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Fonti