r/technologysettimanaleAugust 14, 2025 at 06:07 AM

Energia, Intelligenza Artificiale e Potere: La Tecnologia Sotto Assedio

Il grande gioco del controllo tra innovazione, AI e politiche autoritarie

Luca De Santis

In evidenza

  • Data center AI in Wyoming consuma più energia di tutta la popolazione locale
  • Reddit blocca l’Internet Archive per proteggere i propri dati
  • Maxi-causa sul copyright minaccia di paralizzare l’industria AI

L’ultima settimana su r/technology ha offerto uno spettacolo inquietante: potenza, controllo e trasparenza sono le nuove frontiere della battaglia tecnologica. In un panorama dove i data center divorano più energia degli abitanti di interi stati e le decisioni politiche stravolgono la ricerca scientifica, la domanda non è più solo quale tecnologia dominerà, ma chi ne controllerà davvero le leve.

L’AI tra fame di energia e assalto legale

L’avanzata dell’intelligenza artificiale si manifesta in modo eclatante con progetti come il gigantesco data center di Wyoming, che consumerà più di cinque volte l’energia degli abitanti locali. Il mistero sull’identità dell’occupante, probabilmente legato a OpenAI, alimenta dubbi sulla trasparenza e sugli impatti ambientali. La community si chiede chi stia davvero beneficiando di questa espansione e chi ne pagherà il prezzo.

"Let's switch off and see who moans :-D..." – u/Rendogog

Ma il futuro dell’AI non è solo una questione di infrastrutture. La maxi-causa sul copyright minaccia di paralizzare il settore: milioni di autori pronti a rivendicare diritti, con la possibilità di mettere in ginocchio le aziende più innovative. Il dibattito su r/technology rivela una netta divisione tra chi invoca la tutela della proprietà intellettuale e chi teme un arresto dell’innovazione.

"Please do. Ruin those AI companies." – u/David-J

In mezzo a tutto ciò, l’AI mostra anche i suoi limiti esistenziali: il caso di Gemini di Google, auto-flagellante e incapace di risolvere un bug, diventa emblema di una tecnologia ancora acerba e profondamente imperfetta.

Il potere politico invade la scienza e la memoria digitale

Il tema del controllo si estende dalle tecnologie emergenti alle fondamenta della ricerca e della memoria collettiva. L’ordine esecutivo che affida ai politici il controllo sui fondi federali spaventa la comunità scientifica, minacciando la libertà e l’imparzialità della ricerca. In parallelo, la minaccia di requisire i brevetti di Harvard svela una strategia di dominio che travalica i confini dell’università, mettendo in discussione la stessa idea di innovazione indipendente.

"So we no longer have a functioning congress or judiciary we’re a monarchy again?" – u/ohiotechie

Il desiderio di controllo si riflette anche nel digitale: la scelta di bloccare l’Internet Archive per proteggere i dati da scraping AI solleva domande sulla preservazione della memoria online e sulla proprietà delle informazioni generate dagli utenti.

"Burning down the Library of Alexandria to appease the shareholders...." – u/tgwombat

Tra greenwashing, illusioni e il ridicolo del potere

Non mancano episodi che mettono a nudo la distanza tra retorica e realtà. L’ottimismo forzato di Sam Altman verso Gen Z, "la generazione più fortunata grazie all’AI", viene accolto con sarcasmo dalla community, che teme invece per il proprio futuro lavorativo.

"Your sacrifice will make the richest generation richer than ever in human history." – u/eating_your_syrup

L’industria hi-tech mostra il suo lato grottesco e surreale: dal regalo d’oro di Apple a Trump, che scatena accuse di servilismo e corruzione, agli hacker che sabotano la segretaria all’istruzione con musiche da circo, il potere tecnologico si rivela vulnerabile al ridicolo e alla contestazione.

In questo quadro, anche la scoperta dei microplastiche rilasciate dalle spugne "magiche" ci ricorda che dietro ogni innovazione si nascondono rischi ambientali spesso sottovalutati.

Sources

Il giornalismo critico mette in discussione tutte le narrative. - Luca De Santis

Il giornalismo critico mette in discussione tutte le narrative. - Luca De Santis

Parole chiave

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