Il fermento di oggi su r/technology rivela una comunità sospesa tra la disillusione tecnologica, il disincanto verso i grandi attori digitali e un crescente senso di stanchezza per narrazioni ormai logore. Il dibattito si polarizza tra la crisi dell’intelligenza artificiale, la sfiducia nelle istituzioni tecnologiche e la persistenza di dinamiche di potere che sembrano irrimediabilmente fuori dal controllo degli utenti comuni.
Il mito dell’intelligenza artificiale: tra scoppio della bolla e disillusione collettiva
Una delle discussioni più accese riguarda l’imminente scoppio della bolla dell’IA, con analisi lucide e memorie storiche che richiamano l’epoca della bolla .com. Gli utenti sottolineano come la narrazione di un’IA onnipotente sia spesso smentita dalla realtà, evidenziata anche dal rapporto MIT secondo cui il 95% delle implementazioni non produce profitti. Il malessere si traduce in aneddoti quotidiani: chatbot bancari che falliscono clamorosamente, costringendo le aziende a riassumere i dipendenti licenziati (qui), o la frustrazione per funzionalità IA imposte a forza nelle app di uso comune. La fiducia nei numeri forniti dalle aziende crolla: Google viene accusata di minimizzare l’impatto ambientale delle sue tecnologie (qui), mentre la retorica aziendale viene liquidata come poco credibile.
Abbiamo raggiunto un punto in cui nulla di ciò che le aziende tecnologiche dicono sulla realtà dei loro modelli può essere considerato affidabile.
Non manca una vena ironica: qualcuno suggerisce che “forse è meglio quando la bolla scoppia, perché le buone idee sopravvivono e le cattive spariscono”. Ma il messaggio è chiaro: la retorica salvifica dell’IA non convince più nessuno.
Potere, regolamentazione e sfiducia: la frattura tra cittadini e istituzioni digitali
Il secondo grande tema è la crescente sfiducia verso le istituzioni, sia pubbliche che private. Il caso 4chan che rifiuta le multe del regolatore britannico diventa simbolo di un web che non riconosce più alcuna autorità globale e rivendica la propria extraterritorialità. La reazione degli utenti oscilla tra il cinismo (“è incredibile come siano i primi a dire di no”) e l’ammirazione per la sfacciataggine di certe piattaforme.
Nemmeno i governi riescono a sfuggire alla critica: l’ordine esecutivo di Trump per migliorare il design dei servizi pubblici online (qui) viene visto come l’ennesima operazione di facciata, mentre la “guerra all’IA woke” è letta come una minaccia alle libertà civili (qui). L’ironia amara è palpabile:
Tutto ciò che questa amministrazione fa è un incubo per le libertà civili. È fatto apposta.
La sensazione diffusa è che le istituzioni stiano rincorrendo il cambiamento tecnologico senza comprenderlo, tra regolamenti inefficaci e decisioni strategiche che sembrano scollegate dalla realtà degli utenti.
La parabola delle piattaforme e la fine delle illusioni
Le discussioni sulla parabola di piattaforme come OnlyFans e Apple offrono un altro spaccato: la logica finanziaria prevale su tutto. L’amministratore di OnlyFans incassa dividendi milionari mentre la piattaforma si prepara a una possibile vendita (qui), con utenti che si interrogano sul futuro tra IA generativa e “enshittification”. Nel frattempo, Apple viene accusata di aver definitivamente tradito la visione originaria di Steve Jobs sull’iPad (qui), mentre Tesla ritarda sistematicamente la pubblicazione dei dati sugli incidenti, sollevando dubbi sulla trasparenza (qui).
Il filo conduttore? La sensazione che le grandi piattaforme agiscano ormai solo per massimizzare profitti e controllo, spesso a scapito della fiducia degli utenti e della trasparenza.
La giornata su r/technology ci consegna un quadro di profonda disillusione: l’innovazione, oggi, non entusiasma più come un tempo, ma viene osservata con scetticismo e ironia. La comunità, stanca di narrazioni trionfalistiche e promesse mai mantenute, reclama trasparenza, concretezza e rispetto per le reali esigenze degli utenti. Forse, proprio dalla crisi delle illusioni digitali potrà nascere una nuova stagione di consapevolezza tecnologica.
Sources
- The warning signs the AI bubble is about to burst di @nordineen
- MIT report says 95% of AI implementations don't increase profits, spooking Wall Street di @AdSpecialist6598
- 4chan will refuse to pay daily online safety fines, lawyer tells BBC di @vriska1
- OnlyFans owner paid 701m in dividends as platform readies for potential sale di @Logical_Welder3467
- Bank Fires Workers in Favor of AI Chatbot, Rehires Them After Chatbot Is Terrible at the Job Yet another tale of AI's less-than-stellar employee track record has emerged. di @chrisdh79
- Trump signs order calling for improved government design di @rezwenn
- President Trumps War On Woke AI Is A Civil Liberties Nightmare di @StraightedgexLiberal
- 'Theyre just hiding the critical information': Google says its Gemini AI sips a mere 'five drops' of water per text prompt, but experts disagree with its findings di @HatingGeoffry
- Apple Finally Destroyed Steve Jobs Vision of the iPad. Good di @rezwenn
- Tesla Takes So Long to Report Crash Data, Even Trumps Regulators Are Taking Notice The rule is to submit a report within five days. It takes Tesla months. di @chrisdh79
Il giornalismo critico mette in discussione tutte le narrative. - Luca De Santis