r/gamingsettimanaleAugust 8, 2025 at 06:52 AM

Censura, Prezzi e Ribellione: Il Gaming Sotto Pressione

Settimana di tensioni: tra delisting, proteste creative e paradossi di mercato

Luca De Santis

In evidenza

  • Il rischio di delisting per giochi iconici come GTA e Saints Row accende la polemica sulla censura economica.
  • GOG e gli sviluppatori indie rispondono alle restrizioni con campagne creative e inviti alla pirateria come forma di protesta.
  • I gamer criticano duramente prezzi gonfiati e la gestione restrittiva di eventi e contenuti da parte delle aziende.

Questa settimana, la community di r/gaming ha dato voce a una crescente inquietudine: il gaming non è più solo intrattenimento, ma campo di battaglia tra censura, avidità aziendale e la volontà di resistere. Mentre i titani del settore affrontano pressioni senza precedenti, i gamer reagiscono con ironia, rabbia e spirito di ribellione.

Il Nuovo Fronte della Censura: Pagamenti e Libertà Creativa

L’ondata di delisting minacciata dai payment processor ha colpito duramente, portando sotto i riflettori non solo i giochi per adulti ma anche franchise storici come GTA e Saints Row. Le discussioni su queste nuove restrizioni e la deriva censoria dei processori di pagamento hanno scatenato la reazione della community, che vede nella censura economica una minaccia ben più ampia della semplice rimozione di contenuti per adulti.

"Cercare di abbattere GTA sarà un errore colossale. Non solo per la reazione di centinaia di milioni di fan, ma anche per la potenza legale di Take2..." – u/Kaspcorp

La tensione cresce anche tra i grandi del settore: Valve ha risposto pubblicamente alle affermazioni di Mastercard, mentre la community sospetta giochi di potere dietro le quinte, come evidenziato dalle discussioni su campagne di protesta come quella di GOG, che offre giochi "proibiti" gratuitamente per sfidare il clima di censura.

"Il messaggio è che, se un gioco è legale e realizzato in modo responsabile, i giocatori dovrebbero poterlo acquistare senza barriere." – u/TehOwn

Ma la censura non passa solo dal digitale: Nintendo ha imposto il proprio controllo anche su eventi benefici, costringendo gli organizzatori giapponesi a chiedere permesso per ogni titolo, segno che la libertà creativa è sotto tiro su tutti i fronti.

Il Paradosso del Mercato: Prezzi, Copie e Ironia

Se la censura è il nemico esterno, il mercato resta una trappola interna per i gamer. L’indignazione per i prezzi assurdi dei giochi usati — come un titolo di tre anni venduto ancora a 59,99 dollari — si trasforma in satira e rassegnazione collettiva.

"Devi diventare pro member, allora è solo $56,99..." – u/whenyoudieisaybye

Nel frattempo, la battaglia contro il profitto facile si sposta anche sul terreno delle copie: gli sviluppatori di Peak hanno dichiarato che preferirebbero vedere il loro gioco piratato piuttosto che supportare rip-off pieni di microtransazioni su piattaforme come Roblox. Un paradosso che mette in discussione l’intero sistema di monetizzazione e tutela della proprietà intellettuale.

E mentre alcuni celebrano piccole vittorie personali — come battere finalmente The Lion King dopo 25 anni —, altri ironizzano sulle scelte di design discutibili o sulle potenzialità del modding che trasforma RDR2 in una esperienza immersiva 3D.

"Sembra che tutto questo stia succedendo nello stesso momento. Non sono paranoico, ma sembra ci sia una collusione dietro le quinte..." – u/Jowsh

Sources

Il giornalismo critico mette in discussione tutte le narrative. - Luca De Santis

Il giornalismo critico mette in discussione tutte le narrative. - Luca De Santis

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