La protesta costa 1,7 milioni di abbonati a Disney

Nel mese di settembre, l’indagine del Congresso e le interruzioni spingono disdette e perdite.

Marco Benedetti

In evidenza

  • Perduti 1,7 milioni di abbonati in una settimana, con collasso della pagina di cancellazione.
  • Il ritorno in onda del programma ha raggiunto 63 milioni di visualizzazioni.
  • Il dibattito sul boicottaggio stima impatti fino a 38 miliardi di capitalizzazione.

Questo mese su r/technology, la frizione tra potere politico, piattaforme e pubblico ha dominato la scena. Dalla rimozione da parte del Dipartimento di Giustizia di uno studio sul terrorismo interno alla sospensione di Jimmy Kimmel definita censura governativa, la community ha messo a fuoco l’impatto immediato su informazione, affari e diritti civili.

Pressioni istituzionali, broadcaster e la reazione dell’audience

La catena degli eventi ha attivato sia leve istituzionali sia riflessi di mercato: il deputato Robert Garcia ha avviato un esame congressuale sulle ragioni della sospensione, mentre il montare degli appelli al boicottaggio ha alimentato valutazioni su perdite di capitalizzazione, come sintetizzato nel dibattito sull’impatto immediato per Disney. Al centro resta la domanda su quanto il potere regolatorio, quando esercitato sull’ecosistema mediatico, sposti il confine tra tutela dell’interesse pubblico e condizionamento dei contenuti.

"Il funzionario dell’autorità federale per le comunicazioni ha chiarito che era estorsione e violazione dei diritti del Primo Emendamento. Non hanno nemmeno finto che fosse legale." - u/GeneriComplaint (6837 points)

Nonostante i blackout operati da gruppi di affiliate, il ritorno in onda di “Jimmy Kimmel Live!” ha moltiplicato gli ascolti e amplificato la visibilità digitale. Sul fronte dei consumatori, l’onda lunga della protesta si è tradotta in migliaia di disdette, raccontate nella crescente fuga dagli abbonamenti come risposta a pressioni percepite come censura.

"Trump ha l’effetto Streisand su tutto ciò che tocca. Un tocco di Mida al contrario, se vogliamo." - u/ah_no_wah (2448 points)

Piattaforme sotto pressione e utenti come fattore determinante

La capacità degli utenti di tradurre indignazione in azione si è vista nell’assalto alle pagine di disdetta: la pagina di cancellazione di Disney+ ha ceduto sotto il traffico, mentre la perdita riportata di 1,7 milioni di abbonati in una settimana ha quantificato la portata del fenomeno, complice anche la discussione su aumenti di prezzo e tassi di abbandono anomali.

"Hanno anche appena annunciato un aumento delle tariffe, quindi purtroppo probabilmente alla fine resteranno in positivo sfruttando gli altri 125 milioni e oltre di abbonati." - u/Rhystretto (3708 points)

Parallelamente, il racconto del potere delle piattaforme ha mostrato due facce: dal momento al microfono aperto di Mark Zuckerberg con promesse miliardarie al presidente alla fragilità dei sistemi di moderazione testimoniata dalla causa dell’avvocato omonimo contro Meta. La convergenza tra infrastrutture per l’intelligenza artificiale, governance dei contenuti e identità digitale ha reso evidente che la posta in gioco è ormai sistemica.

"Questo dovrebbe essere una storia più grande. Ha appena ammesso di esserselo inventato per compiacere Trump." - u/JFeth (24415 points)

Ogni subreddit ha storie che meritano di essere raccontate. - Marco Benedetti

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