L’impunità dilaga mentre l’energia scarica volatilità sui cittadini

Le pressioni geopolitiche e la censura simbolica incontrano una risposta civile determinata.

Luca De Santis

In evidenza

  • 1388 voti premiano la critica alla narrazione carceraria dell’ex capo dello Stato
  • La fine dell’Arenh e l’indicizzazione dei prezzi scaricano la volatilità su milioni di famiglie
  • Sanzioni statunitensi colpiscono un giudice francese della Corte penale internazionale

La comunità oggi fotografa un Paese che ondeggia tra l’autoassoluzione dei potenti, pressioni esterne che mordono la sovranità e un tessuto culturale capace, nello stesso giorno, di denunciare e celebrare. Tre correnti sotterranee si intrecciano: il rapporto malato con l’impunità, la dipendenza dalle leve di potere globali e la vitalità civile che non accetta più il silenzio.

Giustizia, potere e il culto dell’impunità

Quando l’ex capo dello Stato trasforma la detenzione in un format narrativo, non è solo editoria: è semiotica del potere. L’annuncio dell’uscita di un memoriale carcerario a pochi giorni dalla scarcerazione, con la comunità che discute l’annuncio di un libro di memorie dal carcere, risuona accanto a un altro sussurro ricorrente della politica francese: l’inchiesta sui milioni segreti che hanno finanziato un appartamento legato alla cerchia di un ex ministro. Non è il caso singolo che colpisce, ma la regolarità di un meccanismo: il racconto come scudo, la memoria come marchio, il denaro come solvente.

"Persino la vergogna si vergogna di lui..." - u/Picard78 (1388 points)
"Nunez lo aveva annunciato, dopo le immagini di Sainte-Soline: «non lascerò nessuno criticare le forze di sicurezza interne». Viktorovitch ha ragione, il ministro dell’interno qui non è chiaramente nel suo ruolo, e mi sembra grave per il nostro dibattito pubblico e per ciò che resta della nostra democrazia." - u/GeorgesAbitboI (144 points)

Dentro questo clima, l’onda lunga della censura simbolica prende forma: la comunità esamina la querela contro Pierre-Emmanuel Barré interpretata come un possibile spartiacque. Se la politica pretende di delimitare la satira, il cortocircuito è compiuto: il potere chiede reverenza mentre si racconta e si assolve, e la sfera pubblica si restringe di un altro giro.

Sovranità sotto assedio: energia e diritto internazionale

Nelle pieghe della politica economica si decide la tenuta sociale. La comunità smonta il big bang sui prezzi dell’elettricità deciso in sordina: fine del vecchio regime, indicizzazione ai mercati, protezione per i grandi gruppi. Risultato? Una volatilità scaricata verso il basso, con i cittadini come parafulmini delle oscillazioni globali.

"La fine dell’Arenh va benissimo, davvero, ma significa che i consumatori privati pagheranno per i grandi gruppi... ancora..." - u/chinchenping (95 points)

La stessa dialettica asimmetrica emerge quando un magistrato europeo è preso di mira dalla geopolitica: il racconto della vita del giudice francese della Corte penale internazionale colpito da sanzioni statunitensi mostra come la giustizia non sia mai solo giuridica. E, sul fronte orientale, l’indignazione per un presunto piano di pace percepito dagli ucraini come una resa ricorda che il prezzo della stabilità europea spesso si negozia altrove, ma si paga in casa.

Cultura, salute e orgoglio locale

L’energia civile passa anche dalla rottura del silenzio. Lo si vede nella testimonianza a volto scoperto che ha fatto vacillare il festival del fumetto di Angoulême, dove la narrazione dominante è messa sotto processo, e persino nell’apparizione notturna di un moaï nel Jardin des Explorateurs di Brest, atto poetico che riappropria lo spazio pubblico. Denuncia e meraviglia convivono: una società matura sa indignarsi e stupirsi nello stesso giorno.

"Tenere bene a mente chi ha contribuito a rendere invisibile e ridicolizzare la vittima, nel caso ricompaiano nell’organizzazione di un nuovo festival. Come si dice nel testo, la paura deve cambiare campo." - u/dark_elf_splash (169 points)

Allo stesso tempo, l’orgoglio creativo trova conferme con il ruolo da protagonista di un gioco di ruolo francese premiato come gioco dell’anno, mentre il realismo scientifico impone il conto con un’analisi sul perché la Francia sia tra i paesi più colpiti dal cancro. Non c’è contraddizione: il capitale culturale cresce proprio quando il Paese guarda in faccia i propri nodi strutturali, dalla tutela delle vittime alla prevenzione sanitaria.

Il giornalismo critico mette in discussione tutte le narrative. - Luca De Santis

Articoli correlati

Fonti