Settimana natalizia vivace e contraddittoria: mercati scossi da scossoni improvvisi, meme che ribaltano l’umore degli investitori e riflessioni amare-dolci sulle performance tra asset tradizionali e cripto. Sullo sfondo, l’adozione geopolitica delle stablecoin e il capitolo giudiziario post-FTX riaccendono vecchie domande sulla fiducia e sulla responsabilità.
Volatilità, manipolazioni e narrativa speculativa
La comunità ha puntato i riflettori sull’episodio di presunta collusione che avrebbe coinvolto Binance, USD1 associato a Trump e Wintermute, culminato in un lampo a 24mila sul cambio BTC/USD1 e oltre cento milioni in liquidazioni, come raccontato nell’analisi su un improvviso scivolone. L’evento ha rinfocolato il dibattito sulla fragilità della microstruttura dei mercati cripto e sull’effetto domino degli ordini algoritmici durante festività a bassa liquidità.
"Immagina di avere ordini di acquisto piazzati a 24k a caso e che vengano eseguiti proprio lì..." - u/partymsl (1041 points)
Il pendolo dell’umore si è spostato rapidamente dall’allarme al trionfalismo, con meme come l’ennesima promessa dell’“ultimo shake out” verso 200mila che ricordano quanto la narrativa conti nei momenti di turbolenza. Al tempo stesso, il promemoria su chi disse di non toccare più le cripto e da allora ha visto Bitcoin moltiplicarsi ha alimentato il consueto gioco di specchi tra segnali e contro-segnali.
"Non seguirei quell’uomo nemmeno fino a un bagno pubblico..." - u/Mannagun (63 points)
Oro e argento rubano la scena, ma la rotazione resta il mantra
Il confronto tra asset tradizionali e cripto ha preso quota con il dibattito sull’argento che batterebbe Ethereum su quattro anni, percepito dagli utenti come esempio di selezione mirata di finestre temporali. La comunità ha reagito smontando il ragionamento a colpi di contesto e orizzonti di investimento.
"Sì, e se avessi comprato ETH ad aprile avresti battuto chi tiene argento da 15 anni. Selezione di dati al massimo grado..." - u/phantom11287 (695 points)
Il tema della “rotazione” è tornato con forza nel riassunto finanziario dell’anno, mentre il sarcasmo generazionale del meme sui “ragazzacci” del 2025 e la cena di Natale senza bull run hanno fotografato l’umore oscillante tra attesa e autocritica. L’idea di capitali che si spostano tra settori, tempi e rischi resta il filo conduttore.
"Se sei deluso da SPY che rende il 16% in un anno più dividendi, allora non so cosa dirti..." - u/Doortofreeside (405 points)
Tra stablecoin di Stato e il dopo-FTX
L’adozione istituzionale ha fatto notizia con il dato sul Venezuela che incassa l’80% del petrolio in USDT, caso di studio sulla funzione delle stablecoin in contesti sanzionati e su rischi operativi come la liquidabilità e la possibilità di blocchi. La discussione ha evidenziato come la carrabilità dei pagamenti e la neutralità delle infrastrutture diventino leve di politica economica.
Sul fronte giudiziario, la saga post-FTX si è riaperta con la notizia della scarcerazione anticipata di Caroline Ellison e con il reportage sul suo trasferimento silenzioso, riaccendendo i dubbi della community tra premi alla cooperazione e percezione di impunità. Il tema della responsabilità, in un settore che continua a cercare credibilità, resta il punto di equilibrio più delicato.