Giornata di contrasti nella comunità: i numeri della catena raccontano un ciclo in raffreddamento, mentre le narrazioni sul rendimento cercano di riordinare certezze che vacillano. In parallelo, la mappa regolatoria si muove fra aperture selettive e sanzioni mirate, spingendo gli investitori verso scelte più disciplinate.
Mercato: tra correzione e narrazioni opportunistiche
La piazza prende atto del raffreddamento del ciclo con il peggior quarto trimestre per Bitcoin dal 2018, e lo incrocia con l’analisi sulle vendite record delle grandi mani per 15 miliardi: segnale che gli scarichi delle balene tendono a precedere correzioni più profonde, mentre i piccoli accumulano a ritmi più prudenti.
"E le balene della valuta fiat hanno comprato grosso modo il doppio..." - u/Romanizer (2 points)
Nel frattempo, la discussione ribalta il sensazionalismo con un post ironico sulla comparazione fra argento ed Ethereum, mentre sul fronte istituzionale emerge l’acquisto di 88 milioni in Ethereum da parte di BitMine, segnale che la tesi “qualità a sconto” resiste anche in fasi di volatilità.
"Sì, e se avessi comprato ETH ad aprile avresti battuto chi ha tenuto l’argento per 15 anni. Selezione dei dati al massimo livello..." - u/phantom11287 (400 points)
Regole, divieti e realpolitik: dove si gioca la prossima fase
Si nota l’ambivalenza fra apertura e controllo: da un lato la proposta di riconoscere le criptovalute come “beni valutari” in Russia con limiti e test per gli investitori, dall’altro l’iniziativa in Arizona per esentare la valuta digitale da imposte, che riapre il dibattito su equità fiscale e scappatoie.
"I ricchi userebbero sicuramente questo per trovare scappatoie ed evitare altre imposte. Essere pagati in cripto: niente più imposta sul reddito. Tokenizzare azioni e proprietà: niente più tasse sulle plusvalenze..." - u/HSuke (3 points)
Sul versante enforcement, spicca l’azione dell’autorità di vigilanza contro schemi fraudolenti da 14 milioni, con pratiche manipolative e video sintetici, mentre a livello sovrano avanzano le trattative sul portafoglio Chivo in El Salvador, segno di una realpolitik che bilancia ambizione e vincoli finanziari.
"Nonostante la negatività del mercato, è positivo vedere l’autorità che oggi perseguisce le vere frodi, a differenza degli anni passati..." - u/scoobysi (2 points)
Comportamenti degli investitori: dalla fuga dai token speculativi alla disciplina
La concreta liquidazione del principale detentore di PUMP con una perdita del 62% segnala il cambio di fase sui token più speculativi: i grandi portafogli riducono esposizione, gli operatori leggono i flussi e ritarano rischio, con l’effetto di accelerare la selezione naturale fra progetti.
In questo quadro, la comunità si compatta su prudenza e qualità, come emerge dal filo sulle monete che hanno davvero funzionato nel 2025 e su come impostare il 2026: meno promesse miracolose, più preferenza per asset robusti e strategie che reggono l’urto di inflazione, geopolitica e cicli di liquidità.